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Campionessa italiana 2022 in coppia con Carolina Petrelli

Stellato traccia un bilancio e svela le proprie ambizioni

MARCO ODDINO

Nata a Sezze, in provincia di Latina, il 31 maggio del 1982, per Emily Stellato il 2022 è stato decisamente un anno da incorniciare. Prima il titolo di campionessa italiana in coppia con Carolina Petrelli e poi il bronzo ai recenti mondiali di Dubai. Come molte compagne, anche Emily ha iniziato con il tennis, e al momento occupa la posizione n. 65 del ranking WPT.

Quando hai iniziato?
«Verso la fine del 2018».

Cosa provi quando giochi un torneo?
«Sensazioni contrastanti… che vanno dalla voglia di giocare alla tensione, ma poi in campo si trasforma in “garra” fortunatamente».

Partite indimenticabili?
«Sono tre che ricordo particolarmente; la partita dei mondiali in Qatar in coppia con Valentina Tommasi contro il Brasile, decisiva per qualificarsi in semifinale, era come essere sulle montagne russe, fu estenuante ma piena di gioia. Poi la partita ai mondiali di Dubai con Carolina Orsi contro il Portogallo, sempre per qualificarci in semifinale: era da tempo che non sentivo quella carica, adrenalina pura, una bellissima sensazione. E infine la vittoria ai campionati italiani di quest’anno con Carolina Petrelli, perché c’è un grande lavoro dietro e alla fine ce l’abbiamo fatta!».

Raccontaci di questo terzo posto a Dubai.
«In questo mondiale abbiamo confermato il risultato dello scorso anno e ci tenevamo molto a questo.
Quest’anno il gruppo era ancora più compatto e consapevole dei propri mezzi, questa era sicuramente una forza in più ma anche una gran responsabilità, perché dopo tanti sforzi e sacrifici volevamo dimostrare che siamo brave!».

Un aneddoto?
«Quel che è stato a Dubai resta a Dubai! Scherzi a parte, abbiamo finito di comunicare introducendo qualche frase con 1, 2, 3… come la canzone di Elodie, un vero loop da morire dal ridere, eravamo sempre sul pezzo!».

Ci parli delle qualità delle compagne con cui hai giocato.

«Parto dalla mia prima compagna, Erika Zanchetta, genio, sregolatezza e molto estrosa. Valentina Tommasi, grande tenacia e un’uscita di parete di diritto bellissima. Carolina Orsi, grande prestanza fisica, recuperi di controparete che non ti aspetti e lo smash bomba. Roberta Vinci, un onore condividere il campo con una campionessa e professionista del suo calibro. Trasmette grande tranquillità, la sua volée è da incanto, e non solo. Giulia Sussarello è davvero forte, ha una grande mobilità, non molla nulla e di testa ci crede sempre contro chiunque si giochi. Carolina Petrelli, quest’anno è cresciuta in modo esponenziale, mi dà tanta fiducia e questo mi permette di esprimermi al meglio, c’è tanta complicità, ci muoviamo praticamente in simbiosi. Ha grinta e un rovescio che colpisce e sorprende».

Se dovessi scegliere un coach?
«Senza dubbio Gustavo Spector, con lui diventa tutto più semplice».

Aspirazioni?
«Arrivare al mio massimo, qualunque esso sia, non escludo nulla e non mi pongo limiti».

Sogno nel cassetto?
«Bah, era vincere Wimbledon… ma questa è un’altra storia».